ARTALKS di Silvana costa


Allo Spazio Avirex Tertulliano debutta un nuovo allestimento del dramma di Oscar Wilde diretto da Luca Ligato e interpretato da una straordinaria Valentina Mandruzzato nel ruolo della principessa Salome'.

Nel 1893 giunge in libreria  Salome' di Oscar Wilde. Il testo, in lingua francese, e' accompagnato dalle raffinate illustrazioni di Aubrey Beardsley realizzate in perfetto stile Liberty, tanto in voga nell’Europa di fine XIX secolo. Non bastano tuttavia il clima libertino che si respira nella Ville Lumiere e l'eleganza del volume per evitare che la societa' dell'epoca bolli il dramma con l'epiteto di scandaloso. Bisognera' infatti attendere il 12 febbraio 1896 per assistere alla prima rappresentazione teatrale in terra francese e sino al 1931 per la messinscena nel Regno Unito senza censura alcuna.
L'opera di Wilde narra la passione della principessa Salome' per Ioakanaan - Giovanni il Battista nei vangeli - rinchiuso nel piu' profondo delle prigioni di Erode. Pur essendo conscia che dovrebbe provare disprezzo per colui che condanna il comportamento incestuoso di Erodiade sua madre, rea di aver lasciato il marito per unirsi al di lui fratello, Salome' resta affascinata da Ioakanaan. Respinta quando si avvicina alla ricerca di un bacio, la principessa, in un raptus di follia, decide di sedurre Erode, tetrarca suo patrigno, per ottenere in cambio la testa del profeta. Scoprira' a proprie spese quanto amara possa essere la delusione di chi vede avverarsi un desiderio.
Oscar Wilde scolpisce la figura di Salome' in punta di penna, ispirandosi alla piu' sensuale attrice dell'epoca: Sarah Bernhardt. "La divina" tuttavia rifiuta di interpretare la parte ritenendola troppo scandalosa. e' passato oltre un secolo, il comune senso del pudore si e' (in)voluto, pero' Salome' resta probabilmente l'eroina con maggior carica erotica di tutta la letteratura mondiale. Partendo da queste premesse - o le potremmo definire pregiudizi? - siamo rimasti sorpresi dalla messinscena proposta da Luca Ligato. Il regista pur lasciando inalterato il testo e gli eventi riesce ad ammantare il dramma di un inatteso candore: le vicende non perdono affatto la carica violenta ma Salome' pare infusa di innocenza fanciullesca.
Il palcoscenico, attraversato da una grata metallica, trasforma la terrazza immaginata da Wilde in una prigione; i personaggi sebbene riescano a liberarsi dai teli in plastica che li avvolgono nel quadro d’apertura restano costretti nei lacci che attraversano i costumi disegnati da Carla Goddi. Imprigionati nel corpo e nel ruolo sociale loro assegnato, gli attori lanciano le parole libere nell'aria e ogni frase pronunciata rivela la straordinaria complessità di sentimenti che scuote l'animo del personaggio. Al di la' del lavoro di Ligato, la scelta del cast si rivela azzeccata sia per capacita' recitativa sia per presenza scenica.
Mauro Bernardi e' camaleontico nell'incarnare due ruoli antitetici tra loro, caratterizzando ciascun personaggio con il solo ausilio di mimica e voce. Prima egli e' l'imponente guardia di palazzo, segretamente innamorata della principessa, premurosa e attenta piu' di quanto l'incarico contempli, che accetta di trasgredire agli ordini del tetrarca solo per accontentare l'infantile curiosita' della bella Salome'. Un cambio di luci, una corona - da giullare - in testa e Bernardi si trasfigura nel vanitoso e lussurioso Erode, talmente bramoso di accedere alle grazie della principessa da assecondarne ogni follia.
La bellezza androgina di Nicole Guerzoni e' perfetta per dar corpo a Ioakanaan, il profeta che ha vissuto nel deserto al fine di mortificare qualsiasi piacere della carne e meglio servire il suo Dio, ora imprigionato per le dure parole di condanna rivolte a una societa' corrotta e a regnanti dalla condotta peccaminosa. Il corpo esile e le corde che lo muovono come una marionetta non traggano in inganno: la parola suggerita da Dio esce stentorea dalla bocca di Ioakanaan e scuote la platea dello Spazio Avirex Tertulliano sino all'ultima fila. Eppure le passionali attenzioni della principessa, per un attimo, sapranno far vacillare la fede dell’uomo.
L'originalita' di questo allestimento di Salome' di Oscar Wilde risiede tuttavia nell'interpretazione della principessa offerta da Valentina Mandruzzato. L'attrice dà vita a una Salome' ingenua e innocente come mai si era vista. Quando i giovani tratti del profeta e il vigore delle sue parole colpiscono l'animo virginale della principessa, il candore lascia il posto a una passione sconosciuta che Salome' mal gestisce, da cui si lascia sopraffare e condurre sino alla follia.
Ancora una volta dopo <<After the end>> Luca Ligato si dimostra abile a scolpire intensi e credibili ritratti femminili che, dietro l'apparente fragilita', nascondono un animo forte, capace di assecondare l'interlocutore al fine di soddisfare le proprie necessita'. Amore e odio, paura e determinazione, purezza e passione, calcolo e follia convivono nel personaggio di Salome' e Mandruzzato li dosa con misurata attenzione al fine di renderla  meno meretrice e piu' ragazza, meno oggetto di scandalo e piu' essere umano. Il lato fanciullesco della principessa messo in evidenza dal regista e' l'inclinazione spontaneamente crudele dell'infanzia e dell'adolescenza che fluisce con naturalezza prima che le inibizioni sociali della maturita' insegnino a dosarlo.

SILVANA COSTA
Artalks.net
12 NOVEMBRE 2017