FERMATA SPETTACOLO di Francesca Bastoni


After the end: il brivido di una discesa negli inferi

La commedia amara e provocatoria di Dennis Kelly all'Elfo Puccini di Milano

Un uomo, una donna e la lotta per la sopravvivenza. Luoise e Mark sono due venticinquenni, antitetici per mentalita' ed esperienze di vita, ma entrambi caratterizzati da due elementi comuni: una sottile predisposizione ai rapporti sadomaso nonche' una latente scintilla di follia, pronta a covare sotto una forma divertita di perbenismo radical chic londinese.

Sara' un'esplosione nucleare, responsabile della distruzione dei quartieri di Londra e della morte di buona parte della popolazione, il punto di svolta della vita di Mark e Louise. Due settimane da vivere in un bunker antiatomico: prospettiva di vita accettata con civile e stoico sacrificio, all'inizio, per poi affondare nel piu' totale e assoluto imbarbarimento.

Uno studio sull'uomo. La fine della civilta', posta come scenario utopistico, per una piece che sfodera tutto il carattere e l'approccio di uno studio sull'uomo e sulle regole sociali. Dennis Kelly e' l'artefice di un testo che sa fondere con misura ed algida sintesi eventi politici, sociali e dinamiche relazionali.

Dialoghi serrati e comportamenti, conformi agli stereotipi televisivi e pubblicitari, rivelano l’incapacita' manifestata dagli individui di aderire alla parte piu' autentica di se'. Solo lo smottamento emotivo, provocato dalla lotta per la sopravvivenza, riuscirà a mettere in luce la vera natura di Mark e Louise.

Il finale a sorpresa, in realta' intuibile gia' a meta' spettacolo, non toglie, tuttavia fascino e valore ad una commedia amara e provocatoria quanto interamente giocata sulla crudelta'  e l'utilitarismo delle convenzioni sociali.

Due attori ed un gioco al massacro. L'interpretazione di Valeria Perdono' e Alessandro Lussiana sorprende piacevolmente per acutezza e frivolo cinismo. Ai dialoghi casuali e gentili (dei quadri iniziali) seguono silenzi, lacrime e il rimpianto per una vita comune, spazzata per sempre dall'orizzonte esistenziale. Alessandro Lussiana propone, invece, la lettura di un personaggio complesso e ambiguo: in apparenza nerd inoffensivo e' in realta' un uomo incapace di vivere la realta' dei rapporti sociali e pronto ad imporre stenti crudeli in nome di una presunta "missione di salvezza".

La regia di Luca Ligato e' tesa ed estremamente lucida nel susseguirsi di quadri: sempre piu' concitati, febbricitanti nello stile e nei tempi di recitazione. Al pubblico il piacere di sfiorare, con piena consapevolezza, il brivido di una discesa negli inferi.

La Scena essenziale e' fissa, quanto plasmata e concretizzata, dalla prossemica dei due interpreti. Lo spazio arioso e ordinato dell'arrivo e' pronto a mutarsi in un ring emotivo e carico di umori. Il cibo sparso per terra (usato come arma di ricatto), la catena (feticcio del potere esercitato) e la radio premio della lotta fra vittima e carnefice testimoniano la fragilità dei legami umani.

Dennis Kelly, classe 1970, e' un acclamato sceneggiatore il suo nome e' noto ai piu' per la serie televisiva "Utopia". La produzione teatrale di Kelly ha inizio nel 2003, con il testo "Debris". Attualmente il drammaturgo ha all'attivo quindici pi2ce: fra drammi e commedie. Per l'appunto, "After the End", acclamato al Traverse theatre di Londra, dopo i successi ottenuti a Roma e' stato finalmente proposto a Milano, in occasione della rassegna "Nuove storie". Una chance imperdibile per conoscere e apprezzare nuovi scenari della drammaturgia.

FRANCESCA bastoni
fERMATASPETTACOLO
09 gIUGNO 2015
 

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