Critical Mind di Marco Moraschinelli
"After the end", quando l'ossessione amorosa e' piu' forte della fine del
mondo
Mark e Louise. Due ragazzi. Soli al mondo. Rinchiusi in un rifugio
antiatomico dopo un attacco nucleare che ha annientato - sembra - ogni
traccia di vita da loro conosciuta: addio famiglia, addio amici, addio a
qualunque legame e relazione da loro conosciuta. Viveri da razionare, una
radio per captare trasmissioni di soccorso e la reciproca compagnia come
unico mezzo per lenire una sopravvivenza che, piu' che un fortunoso miracolo,
sembra un atroce condanna.
La drammaturgia di Dennis Kelly rinuncia sin dal principio ad ogni
ragionamento sul "dopo la fine", non azzardando - mai - alcuna possibile
riflessione sulla fine dell'umana esistenza e sulle implicazioni che, per i
due protagonisti, potrebbe avere il nuovo mondo dopo la fine di ogni cosa.
Mancati Adamo ed Eva, Mark e Louise sono, purtroppo piu' semplicemente, un
uomo (ossessionato) e una donna (frustrata), costretti a sopportarsi in uno
spazio angusto che subito diviene stretto perimetro di ordinaria violenza.
Il racconto, dunque, dell’ossessione amorosa del personaggio interpretato
con viscerale bravura da Alessandro Lussiana (a cui fa da contraltare
l'altrettanto talentuosa Valeria Perdono') ha, se non l'originalita'
dell'idea drammaturgica, per lo meno il coraggio di farsi messa in scena
credibile di una persecuzione amorosa disturbante e violenta grazie
all'efficace, consumante interpretazione dei due performer in scena.
Marco Moraschinelli
www.criticalmind.it
14 Maggio 2015