TRAN TRAN DI Marta Migliardi
''C' e' un unico modo per farsi distruggere, permettere agli altri di
trasformarti in qualcosa di diverso da quello che sei''.
Debuttera' il 16 Maggio allo Spazio Tertulliano di Milano, la nuova
produzione della Compagnia Alraune Teatro: "After the end". Scritto dal
drammaturgo contemporaneo Dennis Kelly, la piece e' un' avvincente dramma
psicologico e una pungente commedia nera dal ritmo serrato, duro e
spiazzante che indaga sugli aspetti piu' reconditi dell'uomo, sulle sue
paure e sulla sua fragilita', attraverso una scrittura appassionante,
raffinata e ricca di umorismo nero con un finale a sorpresa.
Ambientato all'interno di un rifugio antiatomico, due ragazzi Mark (Alessandro
Lussiana) e Louise (Valeria Perdono') parlano di un'esplosione
nucleare, probabilmente un attacco terroristico, che ha raso al suolo interi
quartieri e ucciso molti dei loro amici e le loro famiglie. Mark e' riuscito
a mettere in salvo Louise portandola in braccio, priva di sensi, nel suo
rifugio, a causa del quale - prima - e' stato spesso preso in giro dagli
amici.
E' in questo ambiente di convivenza forzata che aspetti piu' profondi
dell’animo umano crescono e tutto si trasforma in un gioco per il potere. I
ruoli di vittima e carnefice si confondono, il confine tra il bene e il male
diventa sempre piu' labile e gli istinti prendono il predominio sulla
ragione.
Nel raccontarci il progetto, Luca Ligato, regista dello spettacolo, ci
spiega come nell'affrontare il testo nella sua realizzazione sia stata
fondamentale l'ambientazione della piece, il bunker, un luogo in cui le
regole sociali, all'interno delle quali ci muoviamo ogni giorno, vengono
completamente annullate e tutto risulta nuovo, da definire e ricostruire.
Mark e Louise dovranno imparare a conoscersi, ma anche a conoscere se stessi
nell’intimo piu' profondo e reale, scoprendo cosi' cosa si nasconde dentro
ognuno di noi. Finiamo in questo modo per accorgerci che le somiglianze tra
l'uomo e la donna superano di gran lunga le differenze e che il desiderio
puo' trovare il suo senso solo nel desiderio dell'altro.
Impossibile non ritrovare nelle relazioni, nelle dinamiche o nelle paure che
muovono i due protagonisti dei tratti di noi stessi , abituati, come loro, a
convivere, dopo l’attacco alle Torre Gemelle l'11 Settembre del 2001, con la
consapevolezza che il male non e' piu' solo fuori casa nostra, ma che vive
ogni giorno a stretto contatto con noi e che non basta chiudere la porta per
essere al sicuro. Perche' la domanda non e' 'se' e' possibile che un evento
nucleare possa sconvolgere le nostre vite, ma 'quando' questo accadra'. E
quando sara', sara' l'inizio o la fine di tutto quello conosciamo?
MARTA MIGLIARDI
maggio 2013