metro di Elio Sena
"After the end", paura, turbamenti e passioni
Al Teatro
dell'Orologio, in via de' Filippini a Roma, va in scena sino al 10 maggio il
testo di Dennis Kelly "After the end".
E' ambientato in un rifugio antiatomico, luogo claustrofobico ma
impenetrabile e protettivo, dove c'e' spazio solo per il desiderio di
sopravvivenza e i bisogni primari di due bisognosi sopravvissuti: un uomo e
una donna, amici coetanei, scampati a un'esplosione nucleare che ha
devastato il loro mondo conosciuto attraverso affetti e abitudini, in parte
comuni, e lo ha trasformato in una coabitazione imposta tra Mark,
proprietario del bunker, e Louise, messa in salvo da lui priva di sensi e al
risveglio qui amnesica e confusa. Procedono di pari passo: il recupero della
memoria critica della giovane, che reclama spiegazioni sempre piu'
dettagliate e plausibili, e la necessaria vigile saggezza del padrone di
casa, che prima ossessivo arbitro della situazione coatta diventa in breve
despota aguzzino. Lo spettatore scopre che Mark e' da sempre innamorato di
Louise: dunque chi dei due ha piu' potere? Perche' l’Uomo e' cosi' disperato
(narcisista e violento, cioe') e la Donna cosi' disperante (masochista e
livorosa, cioe')? Un dialogo a tratti asfissiante e una tensione drammatica
senza pause riescono a incidere nel pubblico nuove e piu' profonde tracce
interpretative del rapporto tra chi si dice amante (ed e' invece incapace di
amare) e chi e' amato (ma non in grado di rendere attivo il proprio
desiderio), grazie alla misurata regia di Luca Ligato e alla sorprendente
bravura di Valeria Perdono' e di Alessandro Lussiana, capaci di affrontare
ritmo e abissi di questo dramma (tachi)psichico, con la padronanza di una
professionalità di razza, insospettabile in tanto entusiasmo giovanile.
Elio Sena
Metro
03 Maggio 2015