la platea di gerarda pinto
Il terzo spettacolo della rassegna Let's get britsh, dedicata alla
drammaturgia inglese, al Teatro dell’Orologio
"Qual e' stata la prima impressione che hai avuto di me?" chiede Mark
a Louise, i due protagonisti di "After the end", con la regia di Luca
Ligato, in scena al Teatro dell’Orologio.
Lei non risponde ma ride, segnando una marcatura profonda rispetto a tutto
quello che e' successo prima. Mark sembra essere un ragazzo premuroso, che
porta in salvo la ragazza che ama per sottrarla alla distruzione di un
attacco nucleare. Una minaccia avvertita, mai come ora, attuale, tanto da
non creare una barriera tra finzione e realta', ci si immerge nella storia
come rappresentasse una previsione possibile. Louise e' sconvolta, del resto
lei non ricorda niente. "After di end" e' la discesa in un bunker, che
sembra un miracolo, ma che si rivela ben presto un abisso.
L'inferno abitato di corpi carbonizzati, secondo quanto sostiene Mark non
esiste, ma e' nella sua testa e nella sua anima. In uno spazio
claustrofobico dove per sopravvivere bisogna razionare il cibo e le energie,
tutto sotto il controllo preciso di Mark che detta le sue regole anche
quando propone di giocare a Dungeons & Dragons. Proprio il rifiuto della
ragazza di assecondarlo nella creazione di personaggi fantastici, che impone
il gioco, sovverte l’ordine e il precario equilibrio tra i due. Mark non
accetta di non poter controllare l'unica cosa che desidera ottenere: l'amore
di Louise. La premura si trasforma in tortura, in un clima di tensione
crescente, supportata da una scansione serrata delle giornate e
dall’essenzialita' della regia. Da questo momento in poi lo scambio di
battute ha la violenza di una coltellata, che travolge la svampita e fragile
Louise, interpreta Valeria Perdono', e dal sensibile e instabile Mark,
impersonato da Alessandro Lussiana. I due attori riescono con grande
precisione a reggere il ritmo incalzante e permettono al pubblico di leggere,
attraverso i loro occhi persi nel vuoto, lo smarrimento dei personaggi e il
disorientamento After the end.
La compagnia Alraune sceglie per la seconda volta un testo del drammaturgo
inglese Dennis Kelly, dopo il grande successo di Orphans. Sono le porzioni
di societa', dalla famiglia alla coppia, al ristretto campo della propria
individualita' a essere scandagliate a fondo in entrambi i testi di Dennis
Kelly, autore della famosissima serie "Utopia", ancora una volta ambientata
in un periodo in cui la fine catastrofica potrebbe sopraggiungere da un
momento all'altro. Di fronte alle situazioni di estremo pericolo le regole
sociali vanno riscritte e si deve fare i conti con la propria personalita',
la piu' autentica.
Gerarda pinto
la platea - rivista
di cultura teatrale
30 aPRILE 2015